Il commento del direttore
Remo Vangelista
Una procedura troppo complessa, tempi troppo stretti per richiedere il rimborso e un plafond troppo limitato per i voucher Alitalia. Sono questi gli ostacoli messi sulla strada dei viaggiatori italiani che aspettano da inizio pandemia il rimborso dei biglietti aerei delle compagnie che nel frattempo sono fallite o dichiarate insolventi. Un tema che riguarda da vicino la stessa Alitalia.
Il Ministero del Turismo, con un avviso pubblicato il 6 dicembre scorso, ha infatti dato tempo fino al 31 dicembre per presentare le istanze per ottenere il rimborso.
Ma, dice Confconsumatori, saranno pochi colore che riusciranno a presentare le domande in tempo: la procedura, infatti, è interamente digitale e necessità di credenziali Spid 2 o Cns (Carta Nazionale Servizi) e successiva firma digitale in formato CAdES. Non tutti i cittadini sono ancora in possesso di questi strumenti digitali e i tempi sono troppo stretti per nominare un delegato titolare di questi strumenti.
La richiesta è quindi di prorogare i termini della scadenza per le richieste al 31 gennaio 2022, di semplificare la procedura per la presentazione delle istanze e anche di rendere più cospicuo il fondo a copertura dei voucher, inizialmente previsto in 5 milioni e invece nel testo definitivo al voto della Camera ridotto a 1 milione di euro