Il commento del direttore
Remo Vangelista
Sono quasi 100mila le imprese italiane a rischio di default. E tra i settori più colpiti ci sono gli aeroporti, gli alberghi e le agenzie di viaggi. A fotografare un tessuto imprenditoriale ancora debilitato dal Covid è l'Osservatorio Rischio Imprese di Cerved.
I dati evidenziano che tra il 2021 e il 2022 le società in bilico sono passate da una quota del 14,4% al 16,1% del totale, con 11 miliardi di euro in più di debiti finanziari ora pari a 107 miliardi (10,7% del totale). I dati fanno emergere peggioramenti più consistenti tra le micro e le piccole imprese (rispettivamente il 16,7% e il 9,9%), maggiormente impattate dalla pandemia e più esposte agli effetti dei rincari e di un quadro geopolitico ancora instabile.
Tra i settori con il più alto aumento dell’area di rischio, la gestione degli aeroporti (34,8% delle società, +24,7% rispetto al 2021), la ristorazione (30%, +11,7%), gli alberghi (21,6%, +9,9%) e le agenzie di viaggi (30,2%, +6,5%).
Negli ultimi tre anni l’aumento della rischiosità ha interessato tutte le aeree del Paese, ma l’incidenza maggiore si ha nel Centro Italia con il 19,3% delle società classificate come a rischio di default.