Airbnb e gli affitti brevi: da gennaio scatta il prelievo automatico del 21%

Dopo l’accordo siglato con l’Agenzia delle Entrate sul pregresso, Airbnb si è adeguata alle nuove norme sulla cedolare secca annunciando agli utenti che affittano tramite la sua piattaforma la possibilità di utilizzare il sito come sostituto d’imposta, così come previsto dalla normativa.

Da quest’anno, dunque, Airbnb tratterrà dai compensi degli host la ritenuta fiscale del 21%.
“La legge italiana - spiega la piattaforma in una comunicazione inviata agli host - impone ad Airbnb di applicare una ritenuta fiscale del 21% sui guadagni degli host non professionali derivanti da locazioni fino a 30 notti”. Gli host non professionali, ha ricordato, comprendono coloro che non hanno partita Iva e che concedono in locazione meno di 5 alloggi.

Airbnb ha invitato la clientela a decidere se far applicare la ritenuta del 21% al portale o meno, in caso di attività professionale. La scelta dovrà essere effettuata entro il 14 gennaio. Chi non sceglierà un’opzione si vedrà automaticamente applicata la cedolare secca, introdotta nel 2017 ma disattesa fino allo scorso anno.

Intanto, in base all’accordo raggiunto con l’Agenzia delle Entrate, secondo quanto riportato da corriere.it Airbnb pagherà 576 milioni di euro per gli anni che vanno dal 2017 al 2021.

Ti è piaciuta questa notizia?
Condividi questo articolo
Iscriviti a TTG Report, la nostra Newsletter quotidiana
Più lette
Oggi
Settimana