Il commento del direttore
Remo Vangelista
Va allargandosi anche al turismo di lusso il fenomeno degli affitti in nero di ville e trulli in Puglia.
Due cittadini, entrambi di Salve, basso Salento in provincia di Lecce, sono stati sottoposti a un accertamento fiscale da parte della Guardia di Finanza. Erano titolari di tre immobili, due ville e un trullo, affittati in nero a turisti, e avrebbero omesso di dichiarare ricavi per circa 200mila euro. I finanzieri hanno individuato le due lussuose abitazioni e il trullo nelle marine di Salve, con vista sul mare di Torre Pali e Pescoluse. Gli immobili erano stati ristrutturati da poco tempo e dotati di ogni comfort, zona relax e piscina. I titolari sono stati individuati grazie ad alcune ispezioni effettuate dai militari della Guardia di Finanza con il supporto delle tante banche dati a disposizione dei
reparti.
“Spiace apprendere queste notizie perché al primo posto in un’operazione turistica, oltre alla professionalità e a un prodotto di qualità, c’è senza dubbio la legalità - commenta Giuseppe Serafino, presidente della sezione Turismo di Confindustria Lecce -. Però - puntualizza - mi sorprendo perché il turismo di lusso viaggia su canali di prenotazione tracciabili e le transazioni vengono fatte principalmente con carte di credito e tramite portali specializzati con persone che organizzano i viaggi”.
Conclude: “Se oggi il Salento è una meta internazionale anche nella fascia del lusso è merito
anche di imprenditori capaci che operano con trasparenza nel rispetto delle regole”.
Negli ultimi tre mesi, spiega corriere.it, operazioni analoghe di affitti in nero di case vacanza sono state portate a termine anche nel brindisino, nel tarantino, sempre nel leccese sulla costa ionica. Ad Ostuni, infine, sono emersi 200mila euro di ricavi non dichiarati da parte di proprietari di agriturismi e B&B.