Welcome Travel,
una strategia
per tutta la filiera

Il mercato del turismo organizzato italiano si conferma in crescita, nonostante le sfide. Ad assicurarlo è Adriano Apicella, ceo di Welcome Travel Group durante l’evento ‘ConnAction”’a Casablanca, alla presenza di mille 529 agenzie di viaggi, partner e operatori.

“Stiamo analizzando i segmenti di prodotto e le preferenze dei clienti per definire un network territoriale ideale, che valorizzi agenzie, partner e azionisti.” Nel 2024 i punti vendita attivi sono stati 7 mila 551, di cui 2 mila 606 agenzie con un fatturato complessivo di 2,3 miliardi. “Rispetto al 2019, nonostante un calo del 13% nel numero di agenzie, il fatturato è salito del 22%, segno della qualità crescente del nostro network”.

Spiccano i dati regionali: “In Veneto il 46% del fatturato arriva dal 35% delle agenzie, mentre in Sicilia il 45% è generato dal 35% delle strutture”.

A supporto delle agenzie, Welcome Travel ha investito in strumenti digitali e Crm. “Il nostro modello funziona, ma richiede responsabilità: l’incremento di fatturato incide su tutta la filiera. Servono relazioni solide e investimenti mirati”.

Sulla stessa linea Pier Ezhaya, general manager – touroperating Alpitour: “Nel 2023 abbiamo raddoppiato l’Ebitda pre-Covid, passando da 70 a 140 milioni”. Alpitour offre 740 mila posti aerei e collabora con hotel iconici: “Le commissioni? Forse non altissime, ma il valore è nella quantità. L’effetto moltiplicatore genera solidità economica”. Grandi investimenti anche nelle strutture alberghiere: “Vogliamo un sistema più dinamico e competitivo, lavorando insieme per un turismo unito”.

Sul fronte del trasporto aereo, Carlo Stradiotti, ceo di Neos, spiega: “Abbiamo cominciato nel traffico turistico con Alpitour, ora voliamo anche verso mete come New York, India e Senegal”. Dopo la pandemia, Neos ha garantito voli in un mercato a corto di offerta: “Abbiamo 17 aerei, il diciottesimo in arrivo. Le nuove tecnologie però hanno mostrato instabilità: motori più leggeri, ma meno duraturi”. E sul futuro: “Diversificazione e supporto reciproco tra compagnie sono fondamentali. Il lavoro collettivo ha fatto la differenza”.

Infine, Achraf Fayda, ceo di Moroccan National Tourism Office, sottolinea: “Siamo la prima meta in Africa con 17,4 milioni di turisti. Ma possiamo fare di più”. Forte l’investimento infrastrutturale, anche in vista dei Mondiali 2030: “Puntiamo a quadruplicare i visitatori italiani entro pochi anni grazie a investimenti per oltre 800 milioni. Sono curiosi, amano scoprire. Il Marocco è pronto ad accoglierli”.

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