Spagna contro
le low cost
I consumatori
insorgono

Dopo la maxi multa da 150 milioni di euro commissionata dal Ministero per i diritti sociali della Spagna alle quattro compagnie aeree low cost Ryanair, Vueling, Volotea e easyJet, una nuova tegola finanziaria e giudiziaria sta cadendo sulla testa delle quattro società incriminate.

Stando infatti a quanto pubblicato ieri pomeriggio da Preferente, sarebbero già centinaia le richieste di rimborso arrivate in pochi giorni contro le low fare da parte dei cittadini iberici. Dietro questa ennesima class action, c’è una piattaforma internet appositamente creata da Facua, la stessa associazione di consumatori spagnola che aveva già mosso le prime denunce dalle quali poi era scaturita la maxi sanzione.

La piattaforma è stata messa online all’indomani della sentenza di multa.

Nel mirino le fee aggiuntive

L’obiettivo di Facua è far iscrivere tutti i viaggiatori che hanno pagato delle somme alle compagnie aeree, poi giudicate illegali a seguito della multa.

Si tratterebbe nello specifico delle quote richieste dai vettori ad esempio per il bagaglio a mano o la scelta del posto a bordo anche in caso di viaggio con un minore o persona non autosufficiente.

La piattaforma per la class action, a detta degli organizzatori, in una settimana di vita ha ricevuto una “valanga” di domande. Insomma, si prevedono tempi duri per le low cost almeno nella penisola iberica, anche se non è detta l’ultima parola. Le compagnie aeree hanno infatti già dimostrato l’intenzione di fare ricorso amministrativo presso il Ministero competente, e se necessario anche verso il Tribunale superiore.

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