Dopo il caso Berlusconi, scoppia la polemica estiva sul naming degli aeroporti

Dopo l'intitolazione a Silvio Berlusconi dello scalo di Malpensa, da giorni l'Italia sembra dividersi su questa proposta.

È vero che tanti altri scali nazionali rendono omaggio a nomi celebri della nostra storia come Leonardo da Vinci a Fiumicino, Marco Polo, Amerigo Vespucci o Cristoforo Colombo. Così come ci sono scali con nomi della nostra storia repubblica più recente, come il Pertini di Torino o il Falcone Borsellino di Palermo.

Ma ci sono anche nomi di persone, sicuramente meritevoli, ma sconosciute ai più, come il G.B. Pastine di Ciampino o l'Ugo Niutta di Napoli. Lo scalo di Bari Palese, in Puglia, dal 2005 è intitolato a Karol Wojtyla, l’aeroporto delle Marche è il Raffaello Sanzio, e quello d’Abruzzo è il Gabriele D’Annunzio. Ma pochi lo sanno, e ancor meno usano il nome.

Insomma, polemiche estive forse senza senso. Anche perché, alla fine, succederà come per tutti gli altri scali: a Milano i viaggiatori arrivano e partono da Orio al Serio, e non dal “Caravaggio”, oppure da Linate e non dal “Enrico Forlanini”. Si continuerà ad arrivare e partire da Malpensa.

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