Scali italiani,
i passeggeri 2024
toccano 220 milioni

Un’occasione per celebrare un settore che non solo ha registrato cifre record nel 2024 ma che si approccia al 2025 con prospettive rosee. L’Airport Day, promosso da Assaeroporti coinvolgendo 17 scali italiani, vuole raccontare lo sviluppo del comparto.

“Il sistema aeroportuale contribuisce al Pil nazionale per il 3,8% e genera 1,3 milioni di posti di lavoro - racconta Carlo Borgomeo, presidente di Assaeroporti -. Gli aeroporti sono motori di sviluppo e le politiche devono tenere conto degli investimenti necessari per adeguare il sistema d’offerta a fronte di una domanda tumultuosa”. Cruciale diventa il ruolo dei piccoli aeroporti, ruolo che va riconsiderato e ristudiato con una gestione diversa rispetto al passato.

Gli aeroporti italiani hanno presentato poi il proprio manifesto, cinque obiettivi che sintetizzano l’impegno dell’intera industry focalizzandosi sul servizio ai passeggeri, sul dialogo con le comunità locali, su inclusività e benessere, sulla sostenibilità ambientale e sull’innovazione tecnologica che, come ricorda Leopoldo Destro, delegato presidente di Confindustria, con il supporto dell’AI potrà veicolare i flussi di passeggeri in modo più efficiente con un’ottimizzazione delle rotte.

“Questa giornata è perfetta anche in virtù dei numeri del traffico aereo, 220 milioni di passeggeri nel 2024 sono un traguardo importantissimo -. aggiunge Pierluigi Di Palma, presidente di Enac -. Abbiamo già raggiunto i numeri previsti per il 2028 con diversi anni d’anticipo”. Non meno caldo è il tema legato all’ingresso di Lufthansa in Ita Airways che Di Palma menziona con entusiasmo sottolineando come il frutto di tale accordo dia la possibilità di avere una compagnia di riferimento nazionale forte, nonché di portare ricchezza al nostro Paese grazie a un crescente numero di rotte transoceaniche.

Ultimo a intervenire è il ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini che ha ricordato come il governo sia attualmente impegnato sull’implementazione dell’intermodalità con maggiori collegamenti tra stazioni ferroviarie e aeroporti - tra cui i progetti su Olbia e Bergamo - in aggiunta alle migliorie per avvicinare gli scali ai centri cittadini secondo il modello Milano Linate. “Abbiamo sul tavolo un piano di sviluppo aeroportuale al 2035” conclude.

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