Il commento del direttore
Remo Vangelista
Si chiama accessibilità, si legge come capacità di conquistare nuove fette di mercato. Al tema è stata dedicata la seconda mattina di lavori dell’11ª Air Law Conference di Iata. L’accessibilità universale riguarda soprattutto la categoria dei PRM (persone con ridotta mobilità). “Una maggiore attenzione a questo tema da parte di Enac - ha dichiarato Mark de Laurentiis, responsabile per la nostra Autorità della protezione diritti dei passeggeri - ha portato negli aeroporti italiani ad un aumento dei PRM anche del 50%”.
Tuttavia oggi l’accessibilità deve guardare altrove. Secondo studi Iata, un passeggero su due over 65, viaggia almeno una volta con un problema di mobilità anche temporanea. Secondo il ‘Social World Report’ del 2023, entro metà secolo gli over 65 nel mondo saranno 1,6 miliardi di persone, il doppio delle attuali. “Bisogna abbattere tutte le barriere, anche quelle culturali e di accessibilità alle informazioni - ha concluso Igor Stefanovic, responsabile turismo delle Nazioni Unite -. I PRM sono una categoria del futuro”.