Il commento del direttore
Remo Vangelista
Un taglio che si traduce in una perdita di almeno 80mila passeggeri. Questa la diretta conseguenza dell’abbandono dell’aeroporto di Perugia da parte di Ryanair e Alitalia. La prima toglierà quattro voli su sette, cancellando Brindisi, Cagliari, Barcellona e Dusseldorf, per una perdita di 45mila passeggeri. Alitalia, invece, azzera i voli da e per Roma, sottraendo allo scalo altri 35mila viaggiatori.
Con queste cifre, come spiega lanazione.it, diventa difficile raggiungere il pareggio di bilancio prospettato da Sase per il 2016. La società che gestisce lo scalo umbro aveva infatti annunciato il raggiungimento, a fine anno, di 326mila passeggeri, che sarebbero diventati 370mila l’anno dopo.
Ora, invece, si rischia di scendere sotto quota 200mila, tornando ai livelli del 2013 e interrompendo una parabola ascendente che durava da tre anni. Considerando, poi, che in autunno si aprirà il bando per sollecitare manifestazioni d’interesse, con queste cifre la strada per trovare un partner privato per lo scalo si fa sempre più impervia.
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