Il commento del direttore
Remo Vangelista
Una decisione definitiva verrà presa il prossimo 12 ottobre, ma fino a quella data gli interlocutori con cui trattare per la cessione degli asset di airberlin saranno solamente due: Lufthansa ed easyJet.
È una decisione a sorpresa e soprattutto arrivata in anticipo rispetto a quanto preventivato alla vigilia, quando si ipotizzava una scelta non prima di lunedì, ovvero al termine delle elezioni politiche in Germania.
La proposta di Lufthansa
Secondo quanto anticipato dal ceo di Lh Carsten Spohr, citato da Skift.com, il vettore tedesco sarebbe interessato agli asset di Niki, 35 aerei a corto-medio raggio, più altri 38 aerei che la compagnia sta già utilizzando con la formula del leasing. Per quanto riguarda i dipendenti, Lufthansa si è dichiarata pronta a rilevare almeno tremila degli ottomila dipendenti in totale.
Spezzatino inevitabile
Meno chiari, invece, quali siano gli interessi di easyJet, che ha dichiarato di avere nel mirino una parte del business a corto raggio. Quello che però appare certo è che per airberlin si apre la strada inevitabile dello spezzatino, con una forte incognita sul fronte del destino degli aerei che sono utilizzati per i voli a lungo raggio, 17 in totale, che non rientrano nei piani né di Lufthansa né tantomeno di easyJet. Un’ipotesi potrebbe essere quella di una trattativa a parte con Iag, che ha presentato un’offerta last minute, oppure con il tandem Condor-Niki. La compagnia del gruppo Thomas Cook aveva annunciato proprio ieri di essere pronta a subentrare sulle rotte a lungo raggio già taglia da airberlin.
Comunque andrà a finire, il destino di airberlin sembra ormai segnato: il marchio si prepara a scomparire dai cieli.