Il commento del direttore
Remo Vangelista
È una doppia anima quella di Air Dolomiti. La compagnia aerea italiana del Gruppo Lufthansa è una piccola ‘macchina da guerra’, che macina volumi e risultati e riesce a coniugare un modello da feederer con quello di operatore leisure point2point.
Lo sottolinea il vice presidente commerciale della compagnia Paolo Sgaramella (nella foto), in un’intervista rilasciata a TTG Italia, inquadrando il ruolo del vettore regionale nella grande galassia del Gruppo Lufthansa: “Il compito di Air Dolomiti è duplice: da un lato prosegue il feederaggio verso i maggiori hub della Germania, Monaco e Francoforte - spiega -. Avere un operativo con frequenze plurigiornaliere ci permette di lavorare su diversi target ed esigenze differenti”.
Il segmento leisure
Dall’altro lato, “ci si attiva costantemente per stimolare la domanda sul p2p – aggiunge Sgaramella -, principalmente nel mercato leisure, attività meno presente nel Dna degli altri vettori del Gruppo”. Operazioni che toccano anche il segmento charter, per il quale Air Dolomiti ha in essere collaborazioni “con i più importanti t.o. italiani per mete nazionali come la Sardegna, su Olbia e Cagliari”. All’isola si aggiungono anche operazioni charter su “Maiorca, Minorca e Creta”
Una strategia che sta pagando, secondo il bilancio del manager: “I dati degli ultimi anni mostrano che l’attività svolta ha portato a dei risultati commercialmente positivi”. Il passaggio dal 2016 al 2017 ha visto infatti un incremento del traffico del 14% “e per il 2018 speriamo ci siano buoni numeri”.