Il commento del direttore
Remo Vangelista
“Al giusto prezzo, tutto può essere venduto”. Pare siano state queste le parole pronunciate dal fondatore e presidente di Norwegian Air Shuttle, Bjorn Kjos, commentando il rifiuto dell’offerta avanzata dal Gruppo Iag (cui fanno capo British e Iberia, oltre a Vueling, Aer Lingus e Level) per l’acquisto del suo vettore.
Un commento, riporta Routesonline, giunto poco tempo dopo l’ufficializzazione del ‘no’, da parte del board di Norwegian, alla duplice offerta avanzata dal big anglo-spagnolo Iag. Un’offerta ritenuta troppo bassa, che “sottovaluta le potenzialità di Norwegian e le sue prospettive di crescita” riportava una nota ufficiale della low cost di alcuni giorni fa.
Le possibilità di una revisione
Le parole di Kjos, però, lasciano aperta una possibilità sull’evoluzione dell’acquisizione da parte di Iag: la duplice offerta avanzata dal Gruppo di Willie Walsh resta infatti misteriosa, e la reazione di Norwegian potrebbe essere solo una strategia per prendere tempo.
Da un lato potrebbe infatti lasciare a Iag il tempo di rivedere l’offerta al rialzo sino alle condizioni ritenute adatte dai nordeuropei; ma dall’altro, invece, potrebbe anche essersi inserito un altro soggetto nella trattativa.
C’è da dire che l’acquisizione del 4,61% delle azioni di Norwegian da parte di Iag nelle settimane scorse aveva già rappresentato un primo avvicinamento – a sorpresa degli stessi nordeuropei, ndr – tra i due soggetti.
E le potenzialità attrattive di Norwegian le spiega bene proprio Routesonline, che analizza nel dettaglio il noetwork della ow cost. Un tesoro di 508 rotte totali, di cui solo 60 in diretta competizione con il network servito da Iag. E che ben spiegano l’interesse del Gruppo anglo-spagnolo per l’aerolinea nordeuropea, che rappresenterebbe così un’occasione di sviluppo senza precedenti.
La rete di collegamenti del player nordeuropeo
Nel dettaglio, la rete di Norwegian copre una rete a corto e medio raggio sull’Europa, sul corridoio transatlantico verso gli Usa, cui si affiancano operazioni long haul sull’Asia e l’imminente lancio di una divisione domestica in Argentina.
Londra Gatwick, Barcellona e Madrid sono i tre scali su cui si fonda la programmazione lungo raggio di Norwegian, stessi poli su cui il Gruppo Iag ha le proprie basi principali.
E se alcune tratte tra i due player andrebbero a sovrapporsi in un domani di fusione, ben 448 rotte sarebbero inedite per il colosso anglo-spagnolo. In particolare quelle verso gli Usa che toccano gli scali di Austin, Boston, Chicago e Denver, Fort Lauderdale, Los Angeles, Newark, Oakland, Oralndo, Providence e Seattle.
Un network che, numericamente, equivale a circa 21 milioni di posti disponibili soltanto per la summer 2018. E le ragioni dell’interesse di Iag per Norwegian sono presto spiegate.