Il commento del direttore
Remo Vangelista
Lussuosa e inaccessibile ai portafogli poco robusti, ma sognata da tutti. La First Class è il desiderio di chiunque sia solito viaggiare con gli aerei, ma ovviamente a un servizio up level corrispondono tariffe notevolmente più alte. E se si pensa che queste possano essere eccessivamente alte, ecco sette motivi per ricredersi, sintetizzati in una gallery da Corriere.it.
Viaggiare in prima classe vuol dire essere viziati e coccolati. Il cibo è esclusivamente gourmet, spesso firmato da chef stellati. Si dorme in letti veri e gli amenity kit sono sempre più curati (pigiami, gift bag prodotti cosmetici).
Le code in aeroporto non sono un problema, perché si evitano. I passeggeri di prima classe hanno accesso diretto diretto a lounge esclusive e in acluni casi possono usufruire di passaggi per raggiungere il volo successivo a bordo di Porche o Mercedes.
I biglietti, il cui prezzo solitamente non è un problema per un big spender, in molti casi è acquistato a prezzo ridotto. Alcuni vettori impostano le tariffe per poterle scontare a favore soprattutto di viaggiatori business.
Volare in prima classe è considerato un ‘bene di lusso’: garantisce un viaggio unico ed esclusivo.
Non va dimenticato poi che anche per la first class pesano i costi aggiuntivi (carburante, tasse aeroportuali).
Infine, lo spazio a disposizione in prima classe non è certo paragonabile a un posto in economy. In alcuni casi si ha a disposizione una vera e propria suite, dotata di ogni comfort e intrattenimento.