Il commento del direttore
Remo Vangelista
Non solo B737 Max. Nel mondo del trasporto aereo i timori per i mesi a venire sono molti e, se l’aumento della domanda continua a essere costante, il picco estivo alimenta nuovi timori, dopo quanto successo lo scorso anno tra scioperi e carenza di controllori di volo.
Il tema è stato al centro anche della conferenza stampa di Lufthansa, che ieri ha presentato i dati di bilancio e le previsioni per l’anno in corso. Il ceo Carsten Spohr non ha nascosto le sue preoccupazioni, le stesse già messe in luce da Airlines 4 Europe (di cui Lh fa parte) qualche giorno fa.
“Se c’è una cosa che nel 2018 non ha funzionato per noi – ha evidenziato – è la questione puntualità, perché su questo hanno influito molti fattori non dipendenti dalla nostra volontà. Ma quali che siano le cause il danno d’immagine ricade su di noi”. Danno di immagine, ma anche economico, considerando che la compagnia ha avuto costi per oltre 250 milioni di euro alla voce compensazione per i passeggeri, “che avrei preferito utilizzare per aumentare i servizi per tutti i passeggeri” sottolinea il manager.
Secondo Spohr questa estate potrebbe andare ancora peggio e tutto il gruppo sta lavorando per fare in modo che i pericoli possano ridursi al minimo. Con una mossa su tutte: “Quest’anno faremo una cosa senza precedenti in questo settore: invece dei 15 aerei di scorta soliti, ne metteremo oltre 30”. Un segnale importante, ma anche la misura di quanto il campanello d’allarme sia elevato.
Lino Vuotto