Il commento del direttore
Remo Vangelista
Pratica commerciale scorretta. È questa la motivazione che ha spinto l’Antitrust a irrogare una multa da un milione di euro a Blue Panorama. Una sentenza pesante, quella dell’Autorità Garante per la Concorrenza, ritenuta però dalla compagnia “sproporzionata, ad una prima lettura – spiega Bpa in una nota -, alla luce della profonda e totale collaborazione mostrata all’Autorità nel corso del procedimento, trasfusasi anche negli impegni e nelle azioni assunte medio tempore per migliorare, su suggerimento della stessa, i profili di comunicazione all’utenza”.
Le motivazioni
Nella motivazione del Garante si legge che “la condotta accertata ha riguardato l’applicazione ai consumatori di una penale – consistente, in un primo tempo, nel pagamento di nuovo biglietto per poter usufruire del servizio già acquistato e, successivamente, di una fee di 50 euro per tratta – a fronte della non corretta registrazione in sede di prenotazione del nominativo del passeggero, specificamente per l’ipotesi di omissione dell’eventuale secondo/terzo nome o cognome oppure nel caso di alterazione/mancanza di alcune lettere”.
La difesa
Nella replica Blue Panorama “conferma la piena corrispondenza ai criteri di correttezza professionale adottata in ogni forma di comunicazione ed in ogni rapporto commerciale con i propri passeggeri, la cui tutela massima e protezione - specie in termini di sicurezza - rappresenta un valore fondamentale per la compagnia aerea”.
Blue Panorama giudica quindi corretta la pratica per l’individuazione dei passeggeri trasportati, una pratica “riconosciuta come pienamente legittima dalla Giustizia Ordinaria, ma rappresenta altresì ottemperanza agli obblighi imposti dalla normativa italiana ed internazionale”. Blue Panorama si riserva ora di agire davanti alle competenti autorità di Giustizia Amministrativa.