Il commento del direttore
Remo Vangelista
I vecchi modelli traballano e le compagnie provano a correre ai ripari. Questa volta è il turno di Austrian Airlines che ha deciso di usare l’accetta per riportare il vettore sulla linea di galleggiamento. Il vettore controllato dalla tedesca Lufthansa intende procedere al taglio di 500 dipendenti per raggiungere risparmi di poco superiori ai 100 milioni di euro.
Inutile rimarcare il fatto che Austrian stia subendo l’attacco commerciale dei vettori low cost come Wizz Air, easyJet e Ryanair.
Finiti i tempi dove dominava lo scalo di Vienna, la linea aerea austriaca ora è costretta a lavorare sulle tariffe per stare al passo delle compagnie a basso costo che vantano costi di produzione decisamente inferiori.
Inevitabile anche la riduzione del parco flotta, che riguarderà probabilmente gli aerei a corto raggio per le rotte europee.
Obiettivo redditività
La decisione mostra la volontà dell’azionista di controllo Lufthansa di guardare sempre alla redditività delle sue filiali. Gruppo sempre più corposo che comprende tra le altre Swiss, Brussels ed Eurowings.
Merita comunque segnalare che nei primi 9 mesi del 2019 Austrian aveva realizzato una performance di tutto rispetto con 11,2 milioni di passeggeri trasportati e una crescita del 5,5% rispetto allo stesso periodo del 2018. Risultato che non ha comunque evitato l’annuncio dei tagli nei giorni scorsi.
La conferma finale ed i dettagli potrebbero arrivare domani durante la press conference di Lufthansa Group.
Twitter@removangelista