Il commento del direttore
Remo Vangelista
Hanno scelto modalità diverse e molta più cautela rispetto alle major le principali compagnie aeree low cost che operano sulla Penisola. E prima del ritorno si sono costituite in associazione per prepararsi a una battaglia nuova, considerando che potrebbero esserci interventi governativi che in qualche modo possano favorire i big, Alitalia in testa.
Ryanair
Il primo annuncio è arrivato da Ryanair, che ha inserito l’Italia tra le destinazioni cardine di un ritorno sul mercato con frequenze nettamente ridotte a fronte di un network molto ampio. Il vettore guidato da Michael O’Leary si prepara a mettere in pista tra fine giugno e inizio luglio un elenco di destinazioni molto lungo, secondo quanto emerge dai sistemi di prenotazioni, anche se mancano ancora i dettagli.
easyJet
Sembrava invece una partenza decisamente soft quella di easyJet, che da metà mese rientrerà con 8 rotte domestiche dall’hub storico di Milano Malpensa. Ma a pochissimi giorni dal primo annuncio è arrivato il secondo step, con l’apertura delle vendite su Atene, Marrakech, Santorini, Corfù, Rodi, Lisbona, Tel Aviv, Fuerteventura, Londra Luton, Zante, Tenerife e Minorca, al via da luglio. Ma sarà solo un assaggio, assicurano dalla compagnia, perché a breve verranno annunciate altre rotte.
Wizz Air
Chi ha lasciato il settore a bocca aperta è stata invece Wizz Air. La compagnia non ha mai fatto mistero di volere sfruttare questo periodo di difficoltà per andare a inserirsi in altri mercati con una certa forza e lo ha fatto scegliendo Malpensa come nuova base dove inserire 5 aerei e mettere in campo venti nuove rotte. Una sfida aperta in particolare alla low cost per eccellenza dell’hub del Nord Ovest, easyJet.
Volotea
Infine Volotea, che per la ripresa lancia otto nuove rotte domestiche sull’Italia, 5 delle quali in esclusiva, con un’intensificazione dei collegamenti fra la Penisola e le isole maggiori, Sicilia, Sardegna.