Il commento del direttore
Remo Vangelista
Fabio Lazzerini e Francesco Caio. Ovvero le due anime della nuova Alitalia: il primo, in forze alla compagnia da quasi tre anni, rappresenta la continuità e la volontà di affidare la guida a un manager del settore. Il secondo, ora in Saipem, farà da collante con il Governo azionista della compagnia. Ma ecco i loro identikit.
Classe 1964, il nuovo amministratore delegato di Az bazzica nel mondo del turismo e del trasporto aereo ormai da 14 anni, con ruoli primari in Amadeus prima, in Emirates poi per concludere in Alitalia. In mezzo anche la parentesi dell’Enit che ha guidato per un paio d’anni in coppia con Evelina Christillin. Laurea in economia aziendale alla Bocconi di Milano, la carriera di Lazzerini parte in Digital Equipment Italia e prosegue poi nel 1998 in Autodesk, dove assume la carica di direttore generale. Prima di arrivare in Amadeus Italia assume la prima carica di amministratore delegato in Neopost, dove resta dal 2003 al 2006. Attualmente invece in Az ricopriva la carica di chief business officer dopo essere stato anche chief commercial.
Francesco Caio è uno dei dirigenti pubblici e privati più noti della scena italiana. Classe 1957 e laurea in ingegneria elettronica al Politecnico di Milano, Caio inizia la carriera in Olivetti prima e nella Sarin poi. In Olivetti tornerà poi anche per una breve parentesi a inizio anni Novanta dopo essere stato in McKinsey, fino alla nascita della Omnitel, di cui assume il ruolo di amministratore delegato fino al 1996. Da quella data in avanti gli incarichi di alto livello si susseguono in aziende del calibro di Merloni, Lehman Brothers, Avio. Poi nel 2014 il Governo lo sceglie per guidare Poste Italiane e nel 2018 diventa presidente del consiglio di amministrazione di Saipem. Ora la nuova avventura.