Il commento del direttore
Remo Vangelista
Numeri nero su bianco che parlano al massimo di 70 aeromobili (rispetto ai 112 attuali) e di ben 4mila dipendenti in meno. Sono questi i principali numeri del piano per Alitalia presentato dal Mef e dagli advisor, insieme ai vertici della nuova compagnia (il presidente Francesco Caio e l’a.d. Fabio Lazzerini) in una call con l’Antitrust Ue, secondo quanto riportato da corriere.it.
Sempre in base a quanto affermato dal portale del quotidiano, la scelta sarebbe stata praticamente obbligata, in quanto le autorità europee avrebbero chiesto di pianificare il nuovo corso del vettore tenendo conto delle analisi di mercato. Non molto favorevoli, tra l’altro, in questo 2020 decisamente difficile per il trasporto aereo. Una prima ipotesi, che prevedeva 93 aerei, sarebbe infatti stata respinta.
Le precisazioni sui dipendenti
Per quanto riguarda i 4mila dipendenti in meno (che porterebbero il numero a 6.500), il ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli tiene a sottolineare che non si tratta di esuberi, in quanto sarà la newco ad assorbire la nuova forza lavoro, lasciando i 4mila alla bad company.
La presentazione del piano è di fatto il primo step ufficiale per mettere ottenere il via libera dell’Europa a un’Alitalia nuovamente statale.
La strada da fare, comunque, è ancora lunga. E secondo indiscrezioni l’Ue sarebbe decisa a monitorare attentamente ogni passaggio per evitare che il piano presentato ora venga stravolto.