Il commento del direttore
Remo Vangelista
Due miliardi e mezzo per Lufthansa, oltre 1,2 miliardi per Qatar Airways, circa un miliardo e mezzo per Ryanair. E sono solo cifre parziali di tre compagnie aeree tra le tante alle prese con la pratica dei rimborsi ai clienti che hanno scelto di non procedere con cambio prenotazione o voucher per i voli tagliati durante l’emergenza pandemia.
L’ultimo aggiornamento arriva proprio dal gruppo tedesco, che solo negli ultimi 7 giorni ha effettuato lo smaltimento di 140mila pratiche dopo avere attivato una vera e propria task force per cercare di risolvere la questione. In totale al momento le domande processate sfiorano i 5 milioni e mezzo e la cifra stanziata per rifondere i clienti si aggira appunto intorno ai 2,5 miliardi. Quanto alla compagnia low cost guidata da Michael O’Leary, intorno alla fine di luglio aveva svelato a TTG di avere ricevuto in totale qualcosa come 30 milioni di richieste.
Punte dell’iceberg, che stanno mettendo in luce un nuovo problema da affrontare per i vettori, già in forte difficoltà per un mercato che stenta a ripartire e che ora deve affrontare un nuovo calo della domanda per via anche del nuovo aumento del numero dei contagi. E c’è chi inizia a uscire allo scoperto: presto serviranno nuovi aiuti dai Governi per sopravvivere.