Il commento del direttore
Remo Vangelista
Quella che starebbe preparando questa volta non è solamente una sforbiciata, ma qualcosa di molto più imponente. Anche perché l’andamento delle prenotazioni in casa Lufthansa starebbero facendo emergere dati a dir poco allarmanti per i mesi a venire e il sostegno economico da oltre 9 miliardi di euro da parte dello stato tedesco potrebbe rivelarsi insufficiente nel lungo periodo se l’andamento del mercato non dovesse avere una decisa sterzata.
I rumors
Secondo quanto riportato da Bloomberg, il ceo del colosso tedesco Carsten Spohr avrebbe incontrato il suo staff in questi giorni per anticipare alcune misure che dovrebbero essere annunciate la prossima settimana in via ufficiale. Intanto le cifre: sembra che per il mese di ottobre il volume delle prenotazioni sia pari al 10 per cento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Non solo: stando a fonti bene informate citate da Bloomberg, per il periodo novembre-dicembre il vettore aveva stimato di raggiungere circa il 50 per cento della capacità pre Covid. Spohr adesso si riterrebbe soddisfatto (è un eufemismo) se si riuscisse a raggiungere il 25 per cento.
Tagli a personale e flotta
Quello a cui si sta andando incontro, quindi, appare come un inverno sotto il segno della massima sofferenza e in casa Lufthansa l’unico rimedio al momento appare quello di avviare una campagna di tagli pesanti. Le prime indicazioni dicono che la riduzione della flotta non si limiterà ai 100 aerei sin qui programmati e, stando alle percentuali citate, la cifra potrebbe lievitare. Così come potrebbe aumentare in maniera sensibile l’intervento alla voce esuberi, dove i 22mila lavoratori già interessati non sarebbero più sufficienti.
Da parte dei vertici Lufthansa per ora non si registrano commenti ufficiali e per le conferme bisognerà attendere ancora qualche giorno. Quel che è certo è che l’andamento non fa presagire nulla di buone e serve una scossa al più presto.