Il sogno dei voli supersonici: le sfide da superare

La nuova sfida sui cieli è sulla velocità. L’ultimo volo del Concord sembrava aver fatto accantonare definitivamente ai costruttori l’ambizione di poter realizzare aerei in grado percorrere lunghe distanze in poco tempo. Ora, a quasi 20 anni di distanza, la battaglia per riportare in volo i jet supersonici si è riaperta, ma, nonostante gli avanzamenti in campo tecnologico, l’operazione potrebbe non essere così semplice.

Tra le aziende in corsa per la conquista del mercato dei voli supersonici attualmente ci sono: Boom Supersonic, Aerion, Spike Aerospace e la Nasa. Ma nessuna di queste sembra essere realmente pronta per un vero e proprio lancio imminente.

Gli ostacoli
Sono infatti principalmente due, come si legge su ilpost.it, i grandi nodi da sciogliere per il ritorno dei voli superveloci: il primo è quello delle tempistiche. Il tempo medio che solitamente intercorre tra la fase di progettazione di un aeromobile e la certificazione si aggira sui dieci anni. Un arco di tempo troppo lungo per gli aerei supersonici, che rischia di rendere subito obsolete le tencologie messe a punto per la meccanica dei velivoli, che possono debuttare ‘già vecchi’.

Il secondo è quello del rumore, il principale ostacolo per gli aerei supersonici. La sfida è quella di ridurre al minimo il ‘boom sonico’ e il conseguente inquinamento acustico. Un fenomeno ancora non del tutto eliminato e che, se non adeguatamente risolto, potrebbe ostacolare nuovamente il ritorno nei cieli dei jet.

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