Il commento del direttore
Remo Vangelista
Arrivano le prime indicazioni sul piano industriale della nuova Alitalia che l’a.d. Fabio Lazzerini e il presidente Francesco Caio si preparano a discutere con il Governo dopo il primo consiglio di amministrazione, ultimo passo prima di dare il via ufficiale alla newco.
L’identikit che emerge dalle anticipazioni parla di un piano molto articolato e soprattutto con un focus sulla flessibilità, anche in considerazione della situazione attuale del mercato. Le cifre anticipate dal Messaggero di oggi parlano di 75 aerei e 7mila dipendenti con una vision a medio termine che prevede anche il raddoppio della flotta.
Lungo raggio e cargo saranno due punti fermi e nel primo caso si punta a una decisa espansione dei collegamenti. La costola Cityliner invece si occuperà di contrastare i competitor low cost su domestico e corto raggio.
Il tema degli esuberi, poi, prevederebbe una permanenza nella bad company per chi non approderà nella nuova compagnia, con la possibilità di usufruire degli ammortizzatori sociali e degli scivoli alla pensione. Sul fronte delle alleanze, infine, resta invece la grande incognita: un tassello sul quale sarà necessario ancora lavorare in contemporanea con gli sviluppi del mercato.