Il commento del direttore
Remo Vangelista
Mentre l'Occidente arranca e prospetta una lenta ripresa del trasporto aereo, le aziende che producono aeromobili guardano alla Cina.
Il Paese sembra aver superato la pandemia, diventando la più grande potenza mondiale per quanto concerne il traffico di voli domestici, registrando un +8% rispetto a un anno fa. Scenari diversi in Europa e negli Usa, dove si registrano rispettivamente un -68% e un -41%.
Le previsioni
Analizzando lo scenario socioeconomico della Cina, si prevede un rafforzamento della classe media e dunque anche un incremento generale per l'industria dell'aviazione. Come riporta il The Wall Street Journal, la Iata ha stimato una crescita media annuale del 5% sul numero di viaggi nella regione dell'Asia-Pacifico tra il 2019 e il 2039. Un'espansione solo del 2,2% è quanto è stato invece calcolato per i mercati occidentali più maturi.
Specchio di queste riflessioni è, per esempio, la scelta di Boeing di spingere del 6,3% l’offerta di aeromobili destinata al mercato cinese, un dato che si traduce in 8.600 nuovi velivoli.