Il commento del direttore
Remo Vangelista
Piccoli segnali di incoraggiamento, di mercato che cerca di smuovere le acque nella speranza che la campagna vaccinale faccia il suo corso insieme alla diffusione dei passaporti sanitari. Non è solo sul network domestico o sul corto raggio che le compagnie aeree ricominciano a investire nella speranza che questa sia l’estate della svolta. Ora anche il long haul torna a muoversi e per l’Italia si riaprono direttrici fondamentali come quelle da e per gli Stati Uniti.
Come detto per ora sono piccoli passi, mosse prudenti. Ma gli annunci quasi contemporanei di Delta Air Lines e American assumono un significato importante. Le rotte tra Italia e Usa hanno un valore fondamentale per l’economia del nostro Paese, considerando il traffico tra i due Paesi sia a livello leisure sia business e ora la speranza è che passo dopo passo la curva dei movimenti torni a risalire ridando fiato ai vettori e a tutto il mercato del turismo.
Delta
Se Delta ha continuato anche in inverno a proporre voli Covid tested in collaborazione con Alitalia e Aeroporti di Roma, ora l’intesa viene estesa anche alla Sea e dal mese di aprile partiranno le rotte sul Jfk da Malpensa e da Fiumicino in aggiunta al Roma Atlanta già attivo. I collegamenti su Milano sono previsti inizialmente con 4 frequenze alla settimana, mentre da maggio diventeranno giornalieri. Per quanto riguarda invece il Roma-New York l’avvio sarà con tre frequenze che diventeranno 4 a maggio e 7 a giugno.
American
Ripartirà invece con due rotte l’altra big che opera sul mercato italiano. I collegamenti American ripartiranno il 28 marzo da Roma verso Dallas, con un volo giornaliero. Dal 4 aprile si aggiungerà il volo giornaliero da Milano Malpensa verso New York. Un doppio ritorno a cui si aggiungeranno anche altre 8 rotte da e per l’Europa.
L’outsider
Sull’asse resta anche il presidio di Alitalia, ma non è escluso che l’estate possa riservare altre sorprese. In questo caso l’outsider potrebbe portare il nome di Neos: nei giorni scorsi, infatti, la compagnia del gruppo Alpitour avrebbe fatto richiesta al Dipartimento dei Trasporti americano il permesso per operare collegamenti passeggeri tra Italia e Stati Uniti, probabilmente sfruttando i vuoti lasciati da Air Italy e Norwegian.