Il commento del direttore
Remo Vangelista
Air Italy non è ancora finita. Bisogna ascoltare la voce di questo pilota torinese di B 767 per capire che da qualche parte esiste ancora una possibilità per la compagnia aerea un tempo guidata da Karim Aga Khan.
Andrea Rossini, pilota e sindacalista Cgil di Air Italy, volava dalla base di Milano Malpensa su collegamenti a lungo raggio. Dopo aver partecipato alla manifestazione del comparto a Roma, è tornato a casa convinto che vi siano ancora spiragli per la compagnia aerea con base di armamento a Olbia.
Rossini, da dove arriva questa speranza?
Il trasporto aereo ha subito un colpo durissimo da questa pandemia e deve essere rimesso in moto. Con la riaccensione dei motori cambieranno molte cose e credo anche per Air Italy.
Intanto il 30 giugno finisce la cassa integrazione. Esiste la speranza di spostarla a fine anno?
Durante la manifestazione di Roma abbiamo incontrato il vice ministro allo Sviluppo Economico Alessandra Todde e speriamo di avere risposte nelle prossime settimane. Chiediamo di spostare la cassa al 31 dicembre, per dare ancora una possibilità a 1.400 famiglie.
Però il ministro Giorgietti ha lasciato intendere che non vi sono grandi spazi…
Ci sono, perché il Governo deve dimostrare di credere e investire nel trasporto aereo. Vale per noi come per i colleghi di Alitalia o Blue Panorama. Si tratta di un settore con grandi potenzialità che è destinato a ripartire.
Lei come gli altri piloti rischiate di perdere l’abilitazione?
Sono un pilota con 10mila ore di vuole e ogni anno devo comunque rinnovare l’abilitazione. Abbiamo bisogna di un segnale di speranza tutti, dal personale di volo a quello di terra. Ecco perché la cassa sino al 31 dicembre potrebbe riaprire molte partite.
Compresa Air Italy? Le trattative con i fondi esteri sono vere?
Tutto è possibile e anche le Regioni coinvolte si stanno rendendo conto che non ha senso mettere fine a questa esperienza in questo modo. Sui fondi non ho notizie di queste ore e al momento siamo in attesa, come tutti.
Vita dura per i piloti in questi periodi…
Però rifarei questa scelta altre mille volte. Un mestiere affascinante competitivo e per questo che lottiamo per la nostra professione e la compagnia. Mi creda, non è ancora finita…