Il commento del direttore
Remo Vangelista
Wizz Air non si ferma. La compagnia low cost che durante la pandemia ha continuato ad aprire basi e lanciare nuove rotte continua a puntare sull’Italia.
In una lunga intervista rilasciata al Corriere della Sera, l’amministratore delegato József Váradi (nella foto) sottolinea come “dopo il Covid Wizz Air esce molto più competitiva. E l’Italia è sempre più strategica per noi”. I numeri sono indicativi: nel 2021 Wizz Air ha raggiunto easyJet per numero di sedili messi in vendita, diventando la terza aviolinea del Paese dopo Ryanair e Alitalia, ora Ita Airways.
Il fatto di essere ancora più competitiva dopo la pandemia viene giustificato da Varadi con l’interruzione degli investimenti messa in atto da diverse compagnie, mentre Wizz Air durante l’ultima estate ha messo sul mercato “il 3% in più dei sedili del 2019. Siamo stati la prima compagnia in Europa a raggiungere quei livelli”.
E in Italia “la nostra offerta è cresciuta anche grazie all’apertura di nuove basi. Per i prossimi mesi nel vostro Paese opereremo 270 rotte nazionali e internazionali. L’Italia ci interessa perché il nostro prodotto è coerente con il mercato italiano. Il Covid ha stravolto le dinamiche in Europa ed è venuto il momento per noi di proporci come compagnia nazionale di questo Paese”.
Ambiziosi i piani per il 2022: “Oggi in Italia abbiamo basato 15 aerei, che saliranno a 24 la prossima estate. La crescita della flotta sarà del 60%”. Crescita sul mercato italiano che si ripercuoterà sul fronte dei passeggeri trasportati, che si stima nella prossima estate sarà del 30% rispetto a quella appena passata, che “a sua volta è incrementata del 20% sul 2019”.
E sui rapporti con Ryanair, “Ryanair è una compagnia solida, Wizz Air pure. Siamo il vettore con i costi operativi più bassi dell’industria e continuiamo a portare nuovi Airbus A321neo. L’A321neo con 239 sedili è l’aereo più efficiente in confronto a tutti gli altri, anche al Boeing 737 Max di Ryanair. La vera domanda non è cosa succede tra noi e Ryanair, ma cosa sta succedendo alle altre compagnie in Europa”. Che, secondo il manager, “stanno usando aerei inefficienti, con costi operativi molto più alti dei nostri e non hanno la solidità finanziaria nostra. Noi possiamo espanderci senza problemi".
Secondo Varadi quindi, Wizz Air e Ryanair possono convivere, e anche sui costi operativi più bassi il manager getta acqua sul fuoco. “A noi interessa il costo unitario medio per posto-chilometro, e il nostro è il più basso. Ryanair invece guarda al costo per sedile: coprendo loro distanze inferiori alle nostre di conseguenza hanno anche un numero più basso”.
E sulle tariffe, “quelle di Wizz Air l’estate prossima non saranno più alte. Noi abbiamo pure una flotta giovanissima e che costa di meno. L’obiettivo in questo momento comunque non è diventare iper-profittevole, ma espanderci il più velocemente possibile per poter ridurre i costi unitari. Chi smette di crescere finisce fuori dal business: guardi cosa è successo ad Alitalia ed altri vettori”.
Intanto, Wizz Air continua a guardarsi intorno. E l’espansione prosegue.