Il commento del direttore
Remo Vangelista
I timori delle ultime settimane si sono rivelati reali e adesso anche i dati li certificano: la ripresa del trasporto aereo in Europa non solo si è arrestata, ma ha fatto un passo indietro. E l’incertezza che continua a farla da padrone, con improvvisi cambi di regole e restrizioni che vanno e vengono, rischiano di mettere il mercato di fronte a un altro inverno lungo e difficile. Anche se non mancano le eccezioni.
La conferma arriva dall’ultima rilevazione mensile effettuata da Eurocontrol, che aveva fissato una tabella di marcia secondo la quale il comparto poteva confidare in un ritorno alla quasi normalità già dalla primavera. Ma se lo scorso mese i dati di traffico parlavano di un traffico pari al 77 per cento del 2019, con una prospettiva di arrivare sopra l’80 per cento a dicembre, complice anche l’aumento della domanda per il periodo delle festività natalizie, non solo questo non è avvenuto: il trend infatti è sceso al 74 per cento, arretrando praticamente al dato di ottobre.
L'analisi
“In questa fase il traffico tende al nostro scenario più pessimistico – spiega l’organismo in una nota -, il che mostra quanto possa essere mutevole l'evoluzione in pochi mesi. Durante l'estate la ripresa ha superato le nostre aspettative, con un volume di traffico prossimo allo scenario più ottimistico. Ora invece siamo nuovamente in una fase di arretramento”.
Il caso Ryanair
Non mancano tuttavia tendenze contrarie, come nel caso di Ryanair. Come aveva anticipato il ceo Michael O’Leary la scorsa settimana, la low cost non aveva alcuna intenzione di rallentare l’offerta a causa della variante Omicron, e così è stato. Sempre secondo le rilevazioni di Eurocontrol, nella prima settimana di dicembre il vettore irlandese ha messo in campo 2.096 voli, addirittura il 6 per cento in più di quanto fatto nello stesso periodo di dicembre. Un dato impressionante se paragonato alla concorrenza: nessuno supera i mille voli e i competitor low fare hanno diminuzioni sul 2019 tra il 24 e il 41 per cento.