Il commento del direttore
Remo Vangelista
“Oggi si chiude un percorso che ha contraddistinto la storia della compagnia di bandiera nazionale con la prospettiva di integrazione con un importante vettore europeo”. Con queste parole il ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti ha annunciato la firma dell’accordo con Lufthansa per la cessione del 40 per cento di Ita Airways, un momento storico nella storia dell’aviazione italiana e un passo determinante per la modifica degli equilibri del settore in Europa.
Il piano industriale
Al Mef Giorgetti ha firmato insieme al ceo Lufthansa Carsten Spohr condividendo un piano industriale che prevede una crescita di ricavi di 2,5 miliardi di euro attesi per quest’anno e 4,1 miliardi di euro previsti nel 2027. “Dopo la firma – si legge in una nota del Ministero -, l’accordo sarà sottoposto al vaglio della Corte dei Conti e notificato alla direzione generale concorrenza della Commissione europea. La strategia di sviluppo di Ita Airways continuerà a essere condivisa tra i due azionisti (Mef e Lufthansa)”.
Tra i punti chiave dell’accordo la conferma del ruolo di compagnia di riferimento del Paese, con l’obiettivo “di affermarsi come protagonista tra i full service carrier nei tre settori intercontinentale, internazionale e domestico, con un’attenzione particolare al traffico di lungo raggio”, prosegue la nota.
Le cifre
Confermati i numeri annunciati in precedenza sulla crescita della flotta, con 94 aeromobili a fine 2027 e a livello di organico arrivare fino a 4.300 dipendenti. Confermato inoltre il ruolo strategico di Fiumicino. “Come parte della famiglia del Gruppo Lufthansa – ha concluso Carsten Spohr -, Ita può trasformarsi in una compagnia aerea sostenibile e redditizia, collegando l'Italia con l'Europa e il mondo. Allo stesso tempo, questo investimento ci consentirà di continuare la nostra crescita in uno dei nostri mercati più importanti”.