Il commento del direttore
Remo Vangelista
“Quest’anno trasporteremo più di 100mila passeggeri, il 50% in più rispetto al 2022. Ma cresceremo ancora, perché entro la metà del 2024 passeremo da 6 a 14 aerei e triplicheremo i voli. Siamo convinti di riuscirci, perché ci siamo inseriti in una nicchia di mercato che nessun altro presidiava”.
Josef Gostner, presidente di SkyAlps, ha riassunto così gli obiettivi commerciali della compagnia altoatesina fondata nel 2021, che oggi collega 12 destinazioni.
“SkyAlps - ha spiegato durante la presentazione a Fiumicino del nuovo Roma-Verona - è una compagnia regionale nuovissima, che nasce dall’esperienza nel campo delle energie rinnovabili. Quando siamo partiti ci siamo subito bloccati per la pandemia, ripartendo più tardi con un mercato aereo quasi morto e una fortissima domanda di viaggi”.
Una domanda di viaggi che il vettore è ora intenzionato a soddisfare: “L’Alto Adige fa 33 milioni di pernottamenti ogni anno, è per questo che, dopo aver comprato l’aeroporto di Bolzano, abbiamo puntato su una compagnia regionale in grado di portare nelle Alpi i turisti dal Nord Europa, riducendo a un’ora tratte come la Amburgo-Bolzano che prima facevi in dieci”.
Ma ora i piani della compagnia guardano altrove e, dopo il Roma-Verona inaugurato la scorsa settimana, a ottobre partiranno anche le operazioni su Crotone e Cuneo: “Possiamo fare feederaggio su Roma con tante altre destinazioni. Ma l’idea è anche quella di lanciare nuovi collegamenti verso la Sicilia e la Sardegna e verso le isole greche”.
La strategia è quella di puntare su un solo tipo di aereo: il Dash-8 Q-400. “Essendo un pilota ho scelto un aereo forte, adatto a volare nelle nostre valli e in aeroporti con piste corte. E poi - ha aggiunto - consuma il 50% di C02 in meno rispetto ai jet più grandi”.