Human Company, l'up level in Italia

Un modo profondamente diverso di leggere il turismo open air, in linea con i tempi e ancora più attraente date le esigenze imposte dalla pandemia: Human Company apre le porte alla stagione con l’entusiasmo di una ripresa che finalmente si sta concretizzando. “Siamo pronti a ripartire - conferma il direttore commerciale e marketing Bruna Gallo -. L’interesse sta tornando vivo nella clientela, favorito anche dal recente accordo con Trust Force, che ci consente di arrivare in agenzia in modo più capillare e strutturato. Stiamo ricevendo tante prenotazioni, anche sei i tempi di booking necessariamente si allungano perché clienti e adv chiedono rassicurazioni e informazioni in merito alla vacanza. Vacanza che - tengo a precisare - si svolgerà in modo sereno e giocoso malgrado il necessario rispetto delle regole di distanziamento”. Al momento, la tendenza registrata è quella di prenotare le sistemazioni più costose, anche se la Gallo ritiene che “in corso di stagione assisteremo a un massiccio ricorso al last minute, soprattutto da parte di chi cerca un prezzo più contenuto, con code interessanti anche su settembre e ottobre, specie dall’estero”. Intanto, la manager ricorda come da una grande crisi possa nascere l’opportunità di “far conoscere meglio, specie alla clientela italiana, un prodotto di concezione molto diversa rispetto a quella maturata negli anni Settanta. Non più  il classico campeggio, ma una formula di vacanza a contatto con la natura e il territorio circostante all’insegna del comfort, dell’ecologia e  dello sport”. Tutte le strutture dell’operatore fiorentino verranno riaperte entro il 25 giugno, dai Village ai Camping in town, che si avvantaggeranno di un’organizzazione efficiente e sicura, basata sulla prenotazione di ogni attività tramite QR code.  <+firma>I.C.

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