Il commento del direttore
Remo Vangelista
Short break, offerte speciali e last minute. Sono queste le linee su cui si articola la vacanza neve nella stagione 2010/2011. L'Osservatorio italiano del turismo montano, realizzato da Skipass, conferma di fatto le tendenze evidenziate dagli agenti di viaggi, con alcune particolarità.
È, infatti, ormai un dato assodato il fatto che, complice la crisi economica, gli italiani scelgano sempre più lo short break, piuttosto che formule open, destrutturate, senza imposizioni di date o di servizi. Meno evidente, invece, il fatto che gli operatori della montagna, secondo l'Osservatorio, cavalchino la tigre aumentando i prezzi per chi sceglie il weekend o la vacanza breve e invece mantengano prezzi stabili per le settimane bianche.
In sostanza, quella che ha il cliente finale è solo un'illusione di risparmio, per la quale spesso sacrifica addirittura la destinazione prescelta. Emerge, infatti, quella che lo studio definisce 'sostituibilità', ossia la prevalenza di una meta sull'altra a seconda dell'opportunità di prezzo, se non addirittura un abbandono di un tipo di prodotto a favore di un altro in presenza di un'offerta sufficientemente allettante. Anche per questo, le destinazioni puntano più sulla pratica dello sconto, commercialmente più attraente, che sulla politica di una riduzione di prezzo spalmata su tutti i periodi e tutti i target.
Altra caratteristica della stagione è l'equilibrio sempre più stabile fra il valore del divertimento e quello della pratica di attività sportiva. La scelta di una meta piuttosto che un'altra è ormai legata strettamente a tutti e due gli attrattori, che si equivalgono come appeal. Il dato che emerge molto chiaramente anche dall'Osservatorio è la prenotazione sottodata: la ricerca dell'offerta, o più semplicemente l'attesa di una condizione economica che permetta una spesa 'accessoria' come quella del viaggio condizionano fortemente la stagione invernale e spingono in avanti il last minute.
Dall'altro lato, si assiste invece ad una chiara polarizzazione del mercato, ormai decisamente diviso fra low cost e luxury. Quest'ultimo segmento, in netta controtendenza, non solo sceglie destinazioni anche extraeuropee, ma soprattutto anticipa di molto la prenotazione. Fra le due tendenze, si collocano le destinazioni italiane: dall'Alto Adige alla Svizzera, dal Canada a Cortina d'Ampezzo.
Pubblicato il 22/11/2010