Il commento del direttore
Remo Vangelista
Un trend difficile da interpretare quello relativo al prossimo Capodanno. La sensazione è che, sui numeri, la vacanza di fine anno ricalcherà, grosso modo, lo schema dello scorso anno, probabilmente con una più intensa corsa al last minute se non al last second.
La ricerca dell'associazione
I dati dell'associazione, relativi al capodanno 2010/2011, hanno inquadrato una fine anno ambivalente. A fronte di un calo di italiani in viaggio, è però cresciuta la spesa media procapite. Meno viaggi, ma più dispendiosi, quindi, con un restringimento della base dei turisti e una demarcazione sempre più netta fra chi può permettersi il viaggio e chi, invece, lo rimanda a tempi economicamente migliori. Sono stati 4,8 milioni gli italiani in viaggio nel periodo di Capodanno 2010 contro i 5,1 mllioni dell'anno precedente. Uniti ai 4,5 milioni che hanno prolungato le loro vacanze a partire dal Natale, sono stati in tutto 7,3 milioni gli italiani che hanno trascorso Capodanno fuori casa, con un calo del 4 per cento sull'anno precedente.
Il divario tra Italia e mete estere
A fronte di un calo dei vacanzieri, però, la fine del 2010 ha mostrato un incremento della capacità di spesa e anche un leggerissimo aumento della permanenza media rispetto all?anno precedente. La spesa media è passata da 449 euro a 473, con un netto divario fra chi è rimasto sul suolo patrio e chi, invece, ha scelto l'estero. Mentre per chi ha deciso di trascorrere Capodanno in Italia la spesa media ha fatto registrare una sostaziale stablità, passando da 395 euro e 393, chi è andato oltre frontiera ha visto lievitare il suo budget del 22 per cento, passando dai 704 euro del 2009 agli 854 del capodanno 2010.
Montagna in testa alle preferenze
Come da tradizione, per chi è rimasto in Italia la prima meta continua a essere la montagna, con il 47,6 per cento delle preferenze, seguita dal mare al 19,6 e dalle città, con il 18,3 per cento di preferenze.
Pubblicato il 10/11/2011