Il commento del direttore
Remo Vangelista
Sono iniziati i lavori di riqualificazione che entro il 2018 daranno una nuova destinazione d’uso alla Torre GalFa, il grattacielo milanese alto 103 metri realizzato negli anni Cinquanta su progetto dell’architetto Melchiorre Bega per ospitare gli uffici della società petrolifera Sarom e inutilizzato da 16 anni.
Unipol Sai, proprietaria dell’edificio situato nel cuore del centro direzionale fra il grattacielo Pirelli e il recente Palazzo Lombardia, ha stanziato, riporta Event Report, circa 100 milioni di euro per recuperare e bonificare lo stabile dandogli una doppia funzione: alberghiera e residenziale. Il progetto, curato dall’architetto Maurice Kanah dello Studio bg&k associati, prevede infatti dal 1° al 12° piano un albergo a 4 stelle del brand spagnolo Melià dotato di 145 camere, ristorante roof top al 29esimo e 30esimo piano con accesso indipendente, terrazza panoramica e spazi per eventi.
I piani dal 13esimo al 28esimo saranno invece occupati da 65 appartamenti da 60 a 180 metri quadrati che, come specifica il quotidiano Repubblica, avranno la formula serviced apartment, cioè residenze temporanee con la possibilità di fruire dei servizi alberghieri.
Il recupero della Torre GalFa, il cui nome deriva dalla sua collocazione all’incrocio tra via Galvani e via Fara (Galvani + Fara), ne manterrà l’aspetto originario valorizzandone le peculiarità, fra cui l’elegante facciata a vetrata continua da cui la struttura portante della torre risulta arretrata rispetto al suo filo esterno e quindi "invisibile".