Il commento del direttore
Remo Vangelista
È stata una nota protocollata della ministra dell’Interno Luciana Lamorgese a chiarirlo: in vista delle vacanze pasquali chi deve andare all’estero per turismo può raggiungere l’aeroporto di partenza, anche se lo scalo si trova in una regione arancione o rossa.
Pur essendo vietato uscire dal Comune di residenza, infatti, la nota - secondo quanto riportato da corriere.it - dispone la deroga alla norma nel caso di “spostamenti finalizzati a raggiungere il luogo di partenza" dei viaggi per turismo che "in quanto generalmente consentiti, non possono subire compressioni o limitazioni al proprio svolgimento”.
La reazione
Una disposizione che risponde alla richiesta di Astoi che il 3 marzo si era rivolta al Viminale per sapere se fosse consentito recarsi in aeroporto per partire. La reazione di Federalberghi alla notizia non si è fatta attendere. “Non comprendiamo come sia possibile autorizzare i viaggi oltre confine e invece impedire quelli in Italia” si chiede il presidente Bernabò Bocca. “Gli alberghi e tutto il sistema dell’ospitalità italiana - lamenta - sono fermi da mesi, a causa del divieto di spostarsi da una regione all’altra. Se è vero come è vero che le persone vaccinate o con tampone negativo sono a basso rischio di contagio - continua - allora questa logica deve essere applicata anche ai viaggi in Italia, così come alla possibilità di frequentare terme, impianti di risalita, riunioni, congressi e manifestazioni fieristiche”.
Aprire i confini regionali
Federalberghi chiede pertanto al Governo di adottare con urgenza un provvedimento che consenta di aprire i confini regionali permetendo i viaggi in Italia alle persone munite di certificazione vaccinale o di un documento che attesti il risultato negativo di un test molecolare o antigenico effettuato non oltre le 48 ore precedenti al viaggio, oppure ancora il certificato di un test sierologico che dimostri la guarigione dalla malattia.