Il commento del direttore
Remo Vangelista
È ancora presto per un bilancio complessivo, ma il giro d’affari dell’alta stagione fa tirare un sospiro di sollievo alle strutture ricettive italiane ed è superiore alle aspettative.
A provarlo sono le rilevazioni di The Data Appeal Company e di Sojern (piattaforma di online advertising per il mondo del travel), in base alle quali l’Italia ha registrato tra aprile e luglio una decisa crescita delle prenotazioni rispetto allo stesso periodo del 2020: parliamo del 567% in più per i voli e del 1090% per il booking negli hotel.
Un risultato che, come spiega Il Sole 24 Ore, ci accomuna agli altri Paesi del Mediterraneo, Grecia e Spagna in testa, anche se siamo ancira ben lontani dei numeri del pre-Covid.
“Questi dati – spiega Mirko Lalli, fondatore di The Data Appeal Company - sono sicuramente influenzati dalle scelte legate alle mete estive e quelle di mare in particolare, ma è certo che siamo in media ancora lontani dalle presenze di due anni fa, perché è mancato ancora il turismo di lungo raggio, soprattutto dal Nord America e dall'Estremo Oriente. La velocità della ripartenza è comunque superiore alle aspettative”.