Il commento del direttore
Remo Vangelista
“L’emergenza non è finita”. Così in una nota Confindustria Alberghi torna a sottolineare la situazione difficile del settore alberghiero. In particolare, l’associazione pone l’accento sulle questioni dell’Imu e sul bonus affitti.
A pochi giorni dalla scadenza dell’Imu, precisa Confindustria Alberghi in una nota, “sono rimaste nel silenzio le richieste degli operatori alberghieri che si trovano ad affrontare pagamenti per centinaia di migliaia di euro a fronte di una operatività ancora drammaticamente condizionata dalla pandemia come testimoniato dai dati Istat e Banca d’Italia”.
Troppi costi
Il primo semestre del 2021, continua l’associazione, “è stato praticamente a zero e non bastano certo i due mesi estivi per far tornare i conti in aziende, che per il secondo anno consecutivo fanno registrare perdite che in molti casi sono ben superiori al 60%. L’Imu, così come gli affitti, è un costo incomprimibile, che grava sui conti delle imprese mettendone a rischio la sopravvivenza”.
Le richieste
“Sin dall’inizio della pandemia abbiamo chiesto attenzione per il nostro settore. Non possono essere due mesi in un anno sufficienti a salvare le nostre aziende – aggiunge la presidente di Associazione Italiana Confindustria Alberghi, Maria Carmela Colaiacovo -. Siamo stati abbandonati, le fotografie delle spiagge piene dell’estate scorsa hanno fatto pensare che tutti i problemi fossero stati risolti. Non è così! E come potrebbe esserlo visto che mancano all’appello i turisti internazionali che va ricordato nel nostro paese valevano 220 milioni di presenze nell’anno. Da molto tempo denunciamo il rischio di abbandono del settore e le forti difficoltà registrate in particolare nelle nostre città d’arte che hanno subito il colpo peggiore dalla crisi”.
Colaiacovo chiede all’Esecutivo “di dare seguito da subito a questo appello, intervenendo a sostegno delle aziende che hanno subito le perdite maggiori che oggi non sono in condizione di sostenere il pagamento dell’Imu. Il settore del turismo e quello alberghiero in particolare - conclude - è ancora drammaticamente condizionato dalle misure adottate dal Governo e dagli Stati per ridurre il contagio pandemico. Si sta scaricando sul nostro settore tutto il peso di queste soluzioni. Non possiamo essere lasciati soli”.