Il commento del direttore
Remo Vangelista
Gli affitti a breve termine dominano il mercato delle vacanze di fine anno, imponendosi non soltanto in termini di domanda, ma anche sul piano tariffario.
Se, da un lato, rispetto a un anno fa gli hotel in Europa registrano un aumento medio dei prezzi di pernottamento di circa il 2,7%, il segmento Str tocca quota +8%. Una formula che incontra i gusti dei viaggiatori, quindi le dinamiche del turismo.
È da un’analisi condotta da The Data Appeal Company tramite la piattaforma di marketing territoriale D/AI Destinations, a evidenziarlo e ad affermare che, per i viaggiatori, la scelta tra hotel e affitto privato dipenderebbe anche dal tipo di esperienza che si stanno cercando, e non soltanto dal budget, visto che le tariffe, pur se in aumento, restano generalmente inferiori a quelle alberghiere.
Sul tema si è focalizzata anche l’Eurostat, che ha comparato hotel e locazioni brevi per il 31 dicembre del 2024 sul 2023: spetta a Londra il primato per la notte di Capodanno, con tariffe medie sui 510 euro a notte in hotel e 467 in appartamento, mentre Roma si posiziona settima in classifica ma prima tra le città italiane, rispettivamente con 332 e 290 euro