Il commento del direttore
Remo Vangelista
L’industria alberghiera italiana archivia il terzo trimestre del 2024 con un segno più rispetto al 2023. È quanto emerge dagli indicatori di Italian Hotel Monitor che rilevano come vi sia stata tanto una crescita in termini di occupazione camere (+0,4%, toccando quota 78,7%) quanto un incremento dell’8,1% del prezzo medio camera, oggi di 151,47 euro. Un risultato reso possibile dalla ripresa del segmento business ma soprattutto dall’impennata dei flussi turistici giunti dall’estero, in particolare dei clienti extraeuropei, spesso alla ricerca di strutture ricettive luxury e premium.
Non è un caso che i dati premino proprio questa fascia di mercato con gli hotel 5 stelle in ascesa rispetto al 2023 per Adr (+8,2%) e occupazione (+1,4%). Seguono gli upscale con un +6,7% di Adr e un +0,6% di occupazione, e infine i midscale con prezzi in aumento del 9,7% e una room occupancy che registra un +0,2%.
Tra le 39 città monitorate se ne trovano 32 con un tasso di occupazione camere superiore al 70% e nella Top 3 ci sono Rimini (89,3%), Pesaro (83,7%) e Como (83%).
Infine, per quanto concerne il fattore prezzo, la destinazione più costosa rimane Venezia, con un prezzo medio camera di 262,92 euro (+6,9% rispetto al 2023), davanti a Firenze (207,15 euro) e Milano (201,48 euro).