Il commento del direttore
Remo Vangelista
È arrivata a quota 187mila euro la raccolta della tassa di soggiorno a Palermo da parte di Airbnb nel primo trimestre dell’anno. Un importo che, in parte, sarà destinato a progetti collaborativi: sarà infatti messo in atto un percorso partecipativo “che coinvolgerà associazioni e cittadini - precisa una nota del portale dedicato agli affitti brevi -, Comune di Palermo e host palermitani per immaginare a quale progetto destinare parte del gettito della tassa di soggiorno raccolto online tramite Airbnb”.
Il percorso prenderà il via il prossimo autunno e ruoterà intorno a un workshop promosso da Airbnb.
“Palermo è stata la prima grande città del Sud Italia con cui abbiamo firmato un accordo per la tassa di soggiorno - spiega Matteo Frigerio, country manager per l’Italia - e siamo molto felici che il Comune voglia farne un’occasione di ulteriore dialogo con la propria cittadinanza. Siamo felici di poter far crescere ancora la nostra collaborazione con Palermo: dall’apertura al tema dell’accessibilità nel mondo dell’ospitalità passando per la semplificazione attraverso la tecnologia, sono diverse le aree di collaborazione che speriamo di replicare in molte altre città italiane. Le migliori politiche per il turismo sono quelle pensate per portare un beneficio diffuso, in primis per i residenti”.
Il sindaco di Palermo Leoluca Orlando aggiunge: “L’accordo stipulato con Airbnb si è rivelato il volano con cui innescare un percorso virtuoso nel quale tutti hanno trovato il proprio ruolo e la propria collocazione con un reciproco vantaggio. Un metodo di collaborazione e scambio che speriamo possa diventare modello per il nostro territorio, estendendosi anche ad altre realtà”.