Il commento del direttore
Remo Vangelista
"Mi crede se le dico che oggi l’offerta di qualità è inferiore alla domanda? Sembra impossibile ma proprio quest’anno stiamo avendo problemi di portafoglio nel segmento dell’upper level”.
È stupito delle sue stesse parole Cassiano Sabatini, responsabile di Coldwell Banker Global Luxury - Italy (nella foto), quando parla dell’andamento del 2020.
Un anno che, per uno dei più grandi network immobiliari al mondo, è stato sì anomalo, ma in senso positivo. Le notizie confortanti per l’Italia sono due: una riguarda le proprietà di superlusso, l’altra le transazioni di livello ‘medio’ per questo settore, ovvero quelle del valore compreso tra uno e tre milioni e mezzo di euro.
Il sogno italiano resta intatto
“Sul segmento upper level, quello delle proprietà dai 10 milioni di euro in su, abbiamo notato che la volontà di investire in Italia è rimasta intatta, nonostante la pandemia - spiega Sabatini -. Circa l’80 di queste strutture viene acquistato da clienti interazionali, primi fra tutti gli statunitensi del Nord-Est, i newyorchesi e i bostoniani, che continuano a credere nell’importanza del brand Italia”.
Il vantaggio competitivo
Un discorso di immagine, dunque, ma non solo: “Nel segmento luxury il nostro Paese ha un vantaggio competitivo enorme rispetto agli altri Stati europei - sostiene il nostro interlocutore -: gli immobili di prestigio, infatti, in Italia costano meno rispetto, ad esempio, a quelli della Costa Azzurra. La discesa dei prezzi prosegue ormai dal 2011; ora siamo ai minimi storici e gli investitori acquistano da noi perché confidano in un forte rimbalzo che porterà a un’indubbia rivalutazione dell’immobile in futuro”.
Il ritorno degli investitori italiani
Oltre a questo zoccolo duro di milionari - in prevalenza americani, ma anche tedeschi e inglesi - il 2020 ha visto l’avanzata, o meglio il ritorno, di un altro segmento di clientela: quella italiana che ha di nuovo focalizzato lo sguardo sul territorio nazionale per gli investimenti di carattere medio, dal milione di euro in su. “Una nicchia di mercato che, negli anni scorsi, si era assopita e che ora si è risvegliata proprio grazie al lockdown, che ha spinto i nostri connazionali a riscoprire le eccellenze del loro territorio”.
A livello generale le transazioni concluse nel 2019 sopra il milione di euro sono state 28mila, con un valore medio di 1,9 milioni di euro. Il dato riguardante l’Italia per il 2020 non è ancora disponibile, ma secondo Sabatini sarà più che positivo.
Le location più gettonate
Le zone più richieste sono quelle che tradizionalmente vengono associate all’idea di lusso: “Prima fra tutte la Toscana, che insieme alla Costiera amalfitana è la porta di accesso privilegiata dei turisti americani. Seguono le grandi ville della Costa Smeralda e gli immobili di pregio nelle zone più prestigiose della Capitale”.
Tra gli oltre 200 annunci dedicati all’Italia sul sito di Coldwell Banker Global Luxury emergono, dunque, i casali immersi nella campagna toscana, le tenute ad Olbia, ma anche le ville di Porto Rotondo e, nella Capitale, gli appartamenti ai Parioli o gli attici nel centro storico. Il Sud è ben rappresentato dagli immobili pugliesi, ma non tutte le regioni sono presidiate: “Tra le zone che abbiamo intenzione di esplorare la Sicilia, che ha tutte le carte in regola per imporsi nel mercato dell’extralusso”.