Il commento del direttore
Remo Vangelista
“Il voucher, che a mio avviso va reintrodotto, può semplificare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro. È chiaro che non è un contratto a tempo indeterminato, ma è uno strumento efficace che va ripensato, magari con regole ulteriori”. Il ministro del Turismo Massimo Garavaglia torna sul tema della carenza di personale nel mondo dell’accoglienza. Un problema “molto grave” che, ha detto questa mattina in una conferenza stampa nella sede della Stampa estera a Roma, “va affrontato a più livelli”.
Un decreto flussi
“Nell’immediato - ha sostenuto - l’unica soluzione è un decreto flussi per avere personale disponibile per riempire i buchi. Questo però - ha proseguito - vuol dire aprire l’ombrello perché grandina. È un problema che non ha solo l’Italia, ma qui é acuito per una serie di vischiosità nel mercato del lavoro, per cui viviamo il paradosso di una disoccupazione vicina al 10%, mentre mancano 300mila figure”. Ma perché questo circuito? “Ci sono aspetti contrattuali, aspetti legati a normative e a sussidi esistenti e poi ci sono problemi strutturali. Quello che può essere fatto è aprire un tavolo coinvolgendo parti sindacali e operatori per trovare soluzioni che a volte sono tecniche”.
Il nodo della formazione
Dopodiché, secondo il ministro, va fatto un ragionamento anche più a lungo termine, che riguarda la formazione. “Abbiamo dei problemi oggettivi se pensiamo che il 75% di chi esce da una scuola alberghiera poi non entra nel settore turistico. In Italia abbiamo poi 14 istituti tecnici contro i 60 della Spagna, che ha investito strutturalmente di più in questo settore. E manca anche un istituto importante per la formazione dell’alta hôtellerie: è un peccato che i ragazzi che vogliono entrare in questo campo devono andare a Losanna piuttosto che in altre realtà”.