Il commento del direttore
Remo Vangelista
Saranno 5 milioni i pernottamenti nelle strutture ricettive italiane nel ponte di Ognissanti. Lo dice il Centro Studi Turistici di Firenze nelle stime elaborate per Assoturismo Confesercenti, che sottolineano una crescita di 1,2 milioni di notti rispetto allo scorso anno.
Dall’indagine emerge un tasso di occupazione dell’offerta analogo a quello rilevato per lo stesso periodo del 2019, anche se sui portali di prenotazione, sui quali si basano i dati dell’indagine, si rilevano il 20% di strutture in meno. Alcune, probabilmente, hanno deciso di restare chiuse perché l’aumento delle tariffe energetiche rende poco conveniente l’attività; altre hanno deciso di uscire, almeno per questo ponte, dai portali online e affidarsi solamente alla vendita diretta.
La tendenza positiva è attesa per tutti i prodotti turistici, anche se con andamenti diversificati. In particolare, il tasso di occupazione delle strutture attive nelle città/centri d’arte si attesta all’88%, con punte di oltre il 90% nelle principali città italiane. Meno intenso il flusso di prenotazioni verso le località marine, con una saturazione del 65% dell’offerta disponibile e al netto delle chiusure stagionali degli esercizi ricettivi.
Stesso trend per le località lacuali e di montagna che si attestano rispettivamente al 74% e al 73% di occupazione. Invece, per le località del termale il tasso rilevato è del 79%. Ad andare meglio le regioni del Nord Ovest e del Nord Est. Anche per alcune realtà del Centro le aspettative risultano particolarmente favorevoli, mentre per le regioni del Sud e Isole i tassi di saturazione rilevati risultano decisamente più contenuti.