Il commento del direttore
Remo Vangelista
Il settore turistico di alta gamma italiano torna all'edizione 2023 della fiera Iltm. “Investire nel turismo del lusso è un passo fondamentale per consolidare la nostra posizione nel mercato turistico globale e garantire uno sviluppo sostenibile a lungo termine per il nostro Paese - spiega Ivana Jelinic (nella foto) presidente e ceo Enit -. Il turismo di lusso non solo contribuisce in modo significativo all'economia, ma promuove anche l'immagine dell'Italia come destinazione di élite nel panorama mondiale. Le nostre ricchezze culturali, artistiche e gastronomiche sono tesori che possono essere valorizzati attraverso esperienze di lusso, attirando una clientela esigente e disposta a investire in un'ospitalità di prima classe”.
Questi investimenti “non solo generano entrate sostanziali, ma anche opportunità di lavoro qualificate e durevoli. Inoltre, il turismo del lusso sottolinea il nostro impegno per la sostenibilità, incoraggiando pratiche eco-friendly e consentendo la conservazione delle nostre bellezze naturali e storiche per le generazioni future. Dobbiamo essere all'avanguardia nell'offrire servizi esclusivi, collaborare con marchi di prestigio e sviluppare infrastrutture di alta qualità per garantire che l'Italia rimanga una destinazione di lusso di prim'ordine nel mondo” chiude Jelinic.
L’Enit coordina a Cannes la presenza di 13 regioni e province, le città di Roma e Milano, 4 Convention Bureau, Trenitalia e un gran numero di dmc e tour operator, mice, enti del turismo, poli fieristici, hotel di lusso, meeting planner, boutique hotel, stabilimenti balneari per un totale di 143 operatori del settore.
L'industria del lusso italiana offre prospettive diverse per ogni nazionalità e tipologia di cliente. Ad esempio, offre alla clientela francese un lusso discreto e raffinato, alla clientela olandese un lusso nascosto, mentre alla clientela svedese un lusso soprattutto ecosostenibile.
Tradizionalmente vista come la destinazione ideale dai clienti del segmento affluent/famiglie/luna di miele, anniversari e celebrazioni, l'Italia attrae oggi sempre più i millennial e la generazione Z, clienti più giovani alla ricerca di esperienze responsabili e originali. E la forza del turismo di lusso italiano risiede anche nella sua capacità di rinnovarsi. Nel 2024 il numero degli stabilimenti a cinque stelle - scelti in gran parte dai viaggiatori di alta gamma - salirà da 682 a 702, per arrivare a 712 nel 2025.
Per soddisfare le esigenze del settore tenendo conto dell'impatto ambientale e per adattarsi alle aspirazioni di una clientela più giovane, il turismo di lusso è si muove in direzione di digitalizzazione ed eco-responsabilità.