Assoturismo:
sono prenotate
8 camere su 10

Otto camere su dieci sono prenotate, per un totale di oltre 6,4 milioni di pernottamenti attesi tra oggi e domenica. Questa la fotografia dell’hospitality italiana nell’ultimo weekend di luglio secondo le rilevazioni fatte per Assoturismo Confesercenti dal Centro Studi Turistici di Firenze, che ha rilevato la saturazione dell’offerta ricettiva nazionale disponibile online sui principali portali delle Ota.

Una situazione che rappresenta una conferma delle aspettative delle imprese, ma che è frutto soprattutto dall’impennata della domanda internazionale, che ha fatto registrare il picco delle presenze turistiche di tutto il trimestre estivo.

Laghi e montagna in aumento

Le alte temperature, però, spingono anche gli italiani a cercare refrigerio nelle località dei laghi e della montagna. Non a caso, infatti, i tassi di saturazione di queste due tipologie di offerta registrano un netto aumento, attestandosi per questo fine settimana rispettivamente al 92 e all’82% delle camere disponibili. Le città d’arte, invece, si fermano al 75%: un calo delle prenotazioni legato in parte all’andamento fisiologico della stagionalità e in parte proprio ai riflessi che i cambiamenti climatici e le ondate di calore generano sui comportamenti della domanda.

Un fenomeno evidenziato dal 24% degli imprenditori intervistati. Valori di stabilità sono previsti, invece, per le imprese delle aree rurali e di collina (79% delle camere prenotate), del termale (74%), e soprattutto delle località marine, che vedono prenotate 9 camere su 10, in linea con la scorsa stagione.

Trentino Alto Adige protagonista

Per quanto riguarda le macroaree geografiche, in assoluto il tasso di saturazione più elevato è stato rilevato per il Nord-Est (83%), grazie al buon andamento delle imprese del Trentino Alto Adige. Risultato positivo atteso anche per il Nord-Ovest (82%), soprattutto per le strutture di Liguria e Valle d’Aosta. Leggermente al di sotto dei valori medi si collocano, invece, le regioni del Centro Italia (80% di saturazione), nonostante il picco di occupazione rilevato per le imprese ricettive delle Marche. Infine, un valore leggermente inferiore alla media nazionale è stato rilevato per le regioni del Sud e isole (81%).

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