“Italia aperta 12 mesi
l’anno”: ecco l’obiettivo
del ministro Santanchè

Un’Italia aperta 12 mesi l’anno grazie a politiche di destagionalizzazione. Un’Italia che punta più sulla qualità dei turisti che sulla loro quantità. Un’Italia in cui le bellezze paesaggistiche, storiche e architettoniche si ‘mantengono’ da sole.

Così il ministro del Turismo Daniela Santanché racconta, in piena stagione, la sua idea dell’Italia del turismo in un’intervista al Corriere della Sera.

“Il paradigma sul turismo in Italia deve cambiare: puntare sulla qualità e non sulla quantità - dice Santanchè -. Per anni si sono contate le teste, dimenticando che l’Italia è un Paese di qualità non di quantità. Stiamo cambiando questo paradigma intervenendo con politiche precise per aumentare e migliorare l’offerta, puntando su qualità, sostenibilità e sicurezza di ciò che può trovare chi viene nel nostro Paese, affinché poi torni”.

Qualità che non vuol dire un aumento dei prezzi. “Quando parlo di un offerta di qualità intendo un’offerta giusta, di servizi migliori per tutti, per chi può spendere di più e per chi meno: il turismo in Italia deve essere per tutte le tasche, tutti devono poter vedere le nostre bellezze – prosegue -. Però io non criminalizzo il turismo di lusso, né posso intervenire sei prezzi sono alti, c’è il libero mercato e se il costo al giorno per determinate fasce è alto, significa che c è qualcuno disposto a pagare quella cifra”.

Il Governo, dice il ministro, sta lavorando per permettere a tutti di visitare il nostro Paese tutto l’anno. “Vogliamo offrire un Italia aperta 12 mesi l’anno – spiega -. Stiamo provando a destagionalizzare attraendo le persone in tutti i mesi dell’anno diversificando l offerta. Penso ai cammini, un turismo sempre più diffuso cui abbiamo destinato quasi 20 milioni di euro. Servono risorse per creare punti di ristoro, ostelli, servizi igienici. Abbiamo destinato 34 milioni ai piccoli borghi a vocazione turistica per farli scoprire; c’è il turismo ecosostenibile, o quello per i camper ancora poco sviluppato in Italia. Tutta la nostra nazione è da scoprire, la sfida è questa”.

E annuncia un cambiamento per quanto riguarda la tassa di soggiorno. “Nel prossimo Consiglio dei ministri proporrò di trasformarla in tassa di scopo: dovrà essere proporzionata alla spesa del turista e usata dai Comuni solo per migliorare l’offerta turistica, va restituita per servizi migliori”.

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