Pnrr, un miliardo
per recuperare
e lanciare i borghi

Un miliardo di euro per recuperare e valorizzare i borghi. A tanto ammonta la misura guidata dal Piano nazionale di ripresa e resilienza, con un programma ad hoc il cui obiettivo è la rigenerazione culturale dei piccoli centri e il rilancio del turismo.

La prima linea d’intervento, la A, prevede un finanziamento di 420 milioni di euro distribuiti tra 21 borghi abbandonati o a rischio abbandono. I fondi sono destinati alla realizzazione di progetti pilota per la rigenerazione culturale, sociale ed economica. La seconda linea, la B, comprende 580 milioni di euro che finanzieranno i 294 progetti di rilancio di piccoli comuni con popolazione fino a 5mila abitanti.

Salvaguardare l’identità culturale

Gli assegnatari delle risorse, selezionati con avviso pubblico, hanno tempo fino a giugno del 2025 per finire di avviare gli interventi di valorizzazione, che dovranno essere completati entro giugno 2026 da almeno 250 Comuni. Motore trainante degli interventi l’identità culturale, come nei Comuni piemontesi di Ormea, Bagnasco e Nucetto dove - come spiega Il Sole 24 Ore - la ferrovia storico-turistica del Tanaro farà da traino per i siti storici delle aree circostanti, insieme alle rocche fortificate che saranno recuperate per trasformarsi in spazi per l’aggregazione sociale.

Altro esempio è quello del territorio della Val di Fiastra, che ha sviluppato il suo progetto a partire dai percorsi religiosi e dai luoghi legati a San Francesco. Oppure ancora Calascio, in Abruzzo, dove la rocca medievale sarà associata alla creazione dell’Accademia della Rigenerazione, un futuro luogo di incontro per università e istituzioni sul tema.

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