Il commento del direttore
Remo Vangelista
“Il turismo è una fonte di ricchezza inesauribile per il Paese e le stime del Centro studi di Firenze, al pari di quelle fatte dall’Osservatorio nazionale Turismo del Ministero, lo confermano. Una crescita costante per la quale dobbiamo ringraziare gli operatori del settore”. Così il ministro del Turismo, Daniela Santanchè, commenta i dati del consuntivo 2024 realizzati per Assoturismo Confesercenti, dati che certificano una crescita per il 2024, trainata con forza dalla componente straniera dei visitatori.
L’anno dovrebbe chiudere con oltre 458,5 milioni di presenze, in aumento del +2,5% sul 2023, dice il Centro studi turistici di Firenze nel report realizzato per Assoturismo.
Nel dettaglio, il turismo interno, caratterizzato da una lunga fase di rallentamento collegata probabilmente alla perdita del potere di acquisto, potrebbe infatti chiudere con una flessione stimata del -2,8% di presenze e del -2,9% di arrivi, portando i valori complessivi rispettivamente a 207 milioni di presenze e 63,8 milioni di arrivi. In netta controtendenza l’andamento dei visitatori stranieri, che chiuderebbero con circa 251,5 milioni di presenze (+7,4%) e 72,1 milioni di arrivi (+6,3%).
“La politica – commenta ancora Santanché - ha il compito di sostenere la crescita, l’innovazione e la qualità, come ad esempio abbiamo fatto con la riforma delle guide turistiche, il regolamento sul contrasto alle recensioni false o la normativa sugli affitti brevi; e di aumentare la competitività, come con le misure introdotte o confermate in manovra: dall’ampliamento della detassazione delle mance dal 25 al 30% ai 110 milioni per i contratti di sviluppo, solo per citarne alcune.“
Le previsioni 2025
Rimane qualche incertezza sull’andamento del mercato nella prima parte del 2025, rivela Assoturismo. È probabile che il rallentamento della domanda, già rilevato alla fine del 2024, continui anche nel primo trimestre 2025, seguito però da una nuova accelerazione nel corso dei mesi successivi.
Infatti, da un sondaggio condotto del Cento Studi Turistici per Assoturismo Confesercenti, risulta che il 62% degli intervistati per la prima parte dell’anno prevede di registrare un trend di stabilità del mercato. Invece, le aspettative del 15,1% del campione sono di un aumento della domanda, contro il 22,8% che prevede una leggera contrazione del mercato. In generale, gli imprenditori che hanno manifestato una maggiore preoccupazione sono quelli attivi nelle località del prodotto balneare e del termale. Invece, un minor pessimismo traspare dagli imprenditori delle aree di montagna e della campagna/collina.