Il commento del direttore
Remo Vangelista
Come nella migliore tradizione italiana, le nuove regole che riguardano il turismo e i turisti debuttano sempre in alta stagione. È il caso del limite al numero di turisti che possono fare parte dei gruppi organizzati a Venezia.
La modifica del regolamento di sicurezza della città, di cui si era data notizia nei mesi scorsi, e che limita la numerosità dei gruppi, entrerà in vigore il prossimo 1° agosto. E Fiavet-Confcommercio esprime tutta la sua preoccupazione.
Il presidente di Fiavet-Confcommercio, Giuseppe Ciminnisi, esterna il proprio disappunto nei confronti della scelta dell’amministrazione veneziana in piena alta stagione, con le prenotazioni e l’organizzazione dei tour, soprattutto di turisti internazionali, già precostituita, con costi chiari e guide assegnate.
La limitazione del numero turisti seguiti da guide o accompagnatori nel centro storico di Venezia e nelle isole di Murano, Burano e Torcello, che prevede gruppi che non superino le 25 persone, la metà dei passeggeri di un pullman turistico, comporta un danno economico a imprese quali agenzie di viaggi e tour operator che commercializzano i loro prodotti con un anno di anticipo rispetto al viaggio.
“Tutto questo - afferma il presidente Giuseppe Ciminnisi - lascia intendere che l’amministrazione veneziana non ha dato ascolto in modo compiuto alle associazioni di categoria prima di varare il provvedimento”.
“La limitazione a gruppi di 25 persone - prosegue il presidente - comporta l’utilizzo di due guide con un aumento di costi molto significativo, e con la limitazione dei tempi di percorrenza che impedisce ai turisti di godere delle bellezze dei luoghi oggetto delle visite”. Fiavet-Confcommercio fa anche notare che le guide autorizzate sono molto difficili da reperire e la delibera potrebbe sortire l’effetto opposto di quello a cui mira, aumentando il lavoro non regolare.
Inoltre, l’allungamento dei tempi, qualora una sola guida debba portare due gruppi da 25 persone di uno stesso pullman, non consentirebbe di attuare i programmi prestabiliti nel pacchetto, creando così una insolvenza che costringerebbe l’operatore al rimborso della escursione non usufruita.
“Non siamo contro il regolamento veneziano in sé - spiega il presidente Fiavet - se fosse stato annunciato per il prossimo anno ne avremmo preso atto e ci saremmo organizzati, ma in alta stagione questo sconvolge i piani di moltissime imprese del turismo organizzato, ed insistiamo nel dire che per simili delibere l'ascolto e la condivisione dovrebbero essere presi in considerazione”.